Joseph Roth e l’effetto stadio

Nel 1928 Joseph Roth – sì, quello de La leggenda del santo bevitoreè in Italia per scrivere un reportage sull’Italia fascista per conto del Frankfurter Zeitung. Alla fine del viaggio Roth firmerà quattro articoli; in uno dei quali scrive:

“Si stenta a credere che così tante persone in Italia si lascino ingannare da provocatori. Con tutta la loro pericolosità mi appaiono infantili”

Roth si riferisce alle spie della polizia in borghese, ai provocatori di mestiere che avevano lo scopo di individuare gli oppositori – reali o no – del regime, capire se gli stranieri in cui si imbattevano erano semplici turisti o agenti infiltrati di paesi stranieri.

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Credo però che la riflessione del giornalista austriaco ritragga bene anche l’Italia di oggi se sostituiamo le spie e i provocatori con i politici e i movimenti – dalla Lega a Casa Pound, senza dimenticare il Movimento 5 Stelle, meritevole di un discorso a parte – che fanno leva sulla paura per guadagnare facili consensi. Gli strumenti usati dai provocatori saranno in effetti “infantili” e direi pure logori, ma sono purtroppo efficaci e pericolosi. E ho come l’impressione che siamo solo all’inizio. Si tratta dell’effetto stadio, un metodo banale ma efficace: ricordo una domenica di diciassette anni fa, ero allo stadio – per la prima volta in compagnia di mio padre e mio fratello – per assistere al derby Catania – Messina. Nel Messina giocava un attaccante davvero forte, Vittorio Torino. Eravamo in curva, non molto distanti dalla bandierina del calcio d’angolo, mancava poco alla fine della partita, il Messina stava per battere un corner quando la curva si trasforma in una bolgia infernale che vomita insulti addosso a Torino e ai giallo-rossi, il tutto ritmato dai saltelli dei tifosi. Naturalmente a saltare c’ero anche io insieme a mio fratello e mio padre. Mio padre, ecco quello che mi colpì; vedere mio padre saltare – lui sempre così misurato – insieme a noi. Se in quel contesto anche lui veniva trascinato, come potevo fare diversamente io o chiunque altro? Ecco, i provocatori usano davvero un metodo rozzo e infantile, ma efficace, usano l’effetto stadio, e non so in quanti sono capaci di opporsi.

Joseph Roth e l’effetto stadio

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