Quando smetterò di mangiare carne di cavallo prendetemi pure a colpi di lupara

Premesso che non vivo più a Catania da 7 anni, premesso che la amo follemente, premesso che basta con le premesse perché due sono anche troppe, la lettura di un post su Minima&Moralia mi ha spinto a buttar giù un po’ di considerazioni sparse e non necessariamente a tema sulla mia città.

Luogo comune veritiero è che a ogni crisi economica (ma l’attuale non è una crisi solo economica, ma anche – e forse ancor di più – sociale e civile) Catania si risvegli culturalmente: la musica, il teatro, le iniziative dal basso. Ecco, sì , in questo senso concordo con il post, anche a me Catania pare in fermento (pur avendola vissuta pochissimo in questi anni), ma a ondate lo è sempre stata in fermento.
– Non ero a conoscenza del Festival della Felicità interna lorda e – così su due piedi – mi sembra una bella idea. Così come per quel poco che ne so, anche Gammazita e Officine culturali  sono due belle realtà. Io però – prosaicamente – al fermento culturale preferirei il fermento imprenditoriale. Esiste? In tutta sincerità non lo so (nel post comunque se ne fa un accenno). Il fermento imprenditoriale non è comunque in contraddizione con quello culturale e sposo la riflessione di Ottavio Cappellani.
– Tutto bello, tutti bravi, ma questa estate – per la prima volta nella mia vita – Catania mi è parsa una città insicura: scarsa – e a volte nulla – illuminazione, orde di mao-mao (se non sei catanese non capirai), parcheggiatori abusivi ad alto tasso di aggressività e – per esperienza riferita in un primo momento e toccata con mano poi – con il totale controllo di zone che dovrebbero essere presidiate da Sostare.
– Bello e comodo il parcheggio sotto piazza Europa, ma quanti anni di stop e polemiche? E non me ne frega niente dei Virlinzi: non si può tenere sotto sequestro per così tanto tempo una piazza così importante .

Ultima riflessione, staccata dal resto e che parte direttamente dal post: mettendo da parte l’astio che provo al momento verso Pulvirenti: dove sono i fatti? Intendo quelli relativi ai suoi rapporti con la malavita: condanne – e neppure prescrizioni – al riguardo non se ne vedono. Perché tirare in ballo questa storia? A Catania non puoi fare soldi se non sei “ammanicato” o “affiliato”? O sono i soldi in sé a fare schifo?

PS Quando smetterò di mangiare carne di cavallo prendetemi pure a colpi di lupara.

PPS Prendete queste parole per quelle che sono: riflessioni sparse e non necessariamente a tema.

Quando smetterò di mangiare carne di cavallo prendetemi pure a colpi di lupara

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