Una grandezza che non riesco a misurare

Erich Eder

A conclusione di una lunga giornata di lavoro, una di quelle giornate belle che danno un senso a quello che fai, mi permetto una piccola riflessione.
Erich Eder, allievo ufficiale della Wehrmacht, ha salvato la famiglia Sarano – e chissà quante altre – dalla deportazione, fingendo di non sapere dove fossero rifugiati. Fino a pochi anni fa i Sarano non sapevano nulla di Eder, pensavano di essere scampati alla Shoah perché nessuna li aveva scoperti. Nemmeno i figli di Erich Eder, fino a due anni fa, erano a conoscenza delle azioni del padre. Solo i monaci del Beato Sante, che avevano dato protezione a molti ebrei, sapevano.
Eder aveva 21 anni. Ha compiuto un gesto enorme, a rischio della vita, in tempi infami, e non ne ha parlato con nessuno perché Continue reading “Una grandezza che non riesco a misurare”

Una grandezza che non riesco a misurare

Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah

Il 6 dicembre 1943 parte dal binario 21 della Stazione Centrale il primo treno con a bordo 250 ebrei milanesi diretti ad Auschwitz, l’ultimo convoglio è del 1° gennaio 1945. In totale saranno 896 gli ebrei milanesi deportati. Un numero terribile, e terribile sarebbe stata anche una sola deportazione, ma comunque “contenuto” se si pensa che il rastrellamento di Roma, avvenuto in una sola giornata, il 16 ottobre 1943, ha consegnato ai lager 1016 persone.
Se il numero dei deportati milanesi non è salito ulteriormente, lo si deve anche ad Alfredo Sarano che nascose Continue reading “Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah”

Siamo qui, siamo vivi. Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah