Premessa
Si tratta dei my 2 cents su quello che viviamo, prendeteli per quel che valgono. Divagherò. I refusi sono inclusi nel prezzo.
1.

L’ultima volta che lo vidi, mio nonno mi parlò dei suoi progetti per le campagne. Voleva piantare un nuovo vigneto, ammodernare il palmento e ristrutturare le stalle, abbandonate a se stesse da prima che io nascessi. Mio nonno aveva 90 anni, 5 anni prima era stato colpito da un ictus che ne aveva minato memoria e lucidità di pensiero. Fino al giorno prima aveva guidato la macchina, maneggiato il motozappa e sfidato – e sconfitto – a braccio di ferro il suo nipote più grande (ossia io). Era un ometto piccolo e forte, nato in una famiglia ricca che aveva conosciuto un tracollo finanziario. Aveva sposato una donna bellissima e testarda con cui era scappato di casa per il tempo necessario a rendere inevitabile un matrimonio che sarebbe durato tutto una vita. Cresciuto in una casa con i soffitti affrescati e le stanze riservate alla servitù, aveva preso in mano la zappa e si era Continue reading “La sola cosa che conosciamo del futuro è il passato”